Coronavirus: la metafora dei chicchi di riso

Centinaia di casi nuovi ogni giorno impressionano tutti. Tranne gli esperti. Vespignani descrive così la crescita esponenziale che caratterizza le prime settimane di ogni epidemia: “Un re fu battuto a scacchi da un suddito e gli disse: chiedimi quello che vuoi. Lui rispose: solo un chicco di riso, che raddoppi però a ogni casella della scacchiera. Il re pensò di essersela cavata con poco, ma alla fine non bastò tutto il raccolto del regno”. In Italia abbiamo scoperto l’epidemia quando il coronavirus circolava da tempo. Aveva già effettuato parecchi salti di casella. “Ci siamo trovati all’improvviso con una quantità di chicchi ragguardevole” conferma Vespignani

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